Come funzionano i Buoni Pasto

COME FUNZIONANO

  • La società emittente identifica e propone la soluzione più adatta;
  • Il datore di lavoro stabilisce il valore del buono da elargire ai propri dipendenti sulla base dei giorni di effettiva presenza;
  • Il datore di lavoro, con la stipula del contratto, affida l‘incarico alla società emittente di prestare un servizio alternativo di mensa per i propri dipendenti tramite una rete di punti di ristoro convenzionati;
  • Periodicamente il datore di lavoro ordina il quantitativo di buoni pasto sulla base delle giornate lavorative;
  • La società emittente consegna i buoni richiesti unitamente alla fattura riepilogativa e ad un tabulato di controllo che  facilita la distribuzione ai dipendenti;
  • Il datore di lavoro, ricevuti i buoni ordinati, li distribuisce ai propri dipendenti;
  • Il dipendente consuma il pasto presso uno degli esercizi appartenete alla rete convenzionata della società emittente, consegnando il buono pasto quale corrispettivo del servizio;
  • La società emettitrice successivamente si occupa del ritiro, del controllo e del rimborso al ristoratore. La gestione e il controllo del corretto utilizzo dei buoni pasto determinano un impegno molto delicato per la società emittente. Il buono pasto costituisce infatti un elemento del contratto di lavoro stipulato tra l’azienda cliente ed i suoi dipendenti, di conseguenza, subisce alcuni limiti all’utilizzo che derivano dalla normativa tributaria e previdenziale inerente al rapporto stesso.
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